Edoardo Ripoli cosi’ scrive

Ben volentieri pubblichiamo la lettera del Prof Edoardo Ripoli.


Edoardo Ripoli cosi’ scrive :E’ stata una standing ovation vera e propria durata non so quanti minuti. Non eravamo su un palco; ho visto piangere ed ho abbracciato decine di ragazzi e ragazze dai 14 ai 20 anni circa. Non stavano recitando una parte.

Ho sentito scandire il mio nome come fanno generalmente nelle curve. Non eravamo pero’ in uno stadio nè in un palasport; il luogo del delitto e’ stato il terzo piano dell’istituto Vespucci di Livorno, dove sono giunto, in punta di piedi e timidamente, com’è sempre stato nel mio stile di vita.

Solo 10 mesi fa………un ultimo giorno di scuola così bello non lo vivevo da quella mattina di giugno del 2016, quando a malincuore dovetti andare via da Rosignano, che insieme a Piombino e Portoferraio, è uno dei luoghi in cui ho veramente lasciato una grande fetta del mio cuore……

Purtroppo, una volta a Livorno, sono incappato in una scuola che, reputandomi una persona leale, non voglio assolutamente nominare e nella quale per 4 lunghi anni la mia professionalità è stata spesso e volentieri mortificata ( per farla breve: tolto dalle classi e messo dietro ad un pc per altro con incarichi rognosi e di grande responsabilità ).

4 anni pieni senza stare con i ragazzi non si augura a nessuno che sia e che voglia veramente fare l’insegnante!!

Poi per fortuna il trasferimento, il contatto di nuovo con le classi, gli sguardi dei ragazzi, i sorrisi, il sentirsi a proprio agio durante i nostri incontri, fino all’apoteosi bellissima, emozionante quanto inaspettata di stamattina……

Non ho volutamente fatto selfie nè video autocelebrativi, perchè voglio soltanto condividere con quelli che di voi mi stimano certi stati d’animo che nessun giornale, nessun racconto potrà mai narrare con esattezza.

Certe situazioni o le vivi oppure sono parole che rimangono fini a loro stesse……

Dedico tutto questo a tante persone: ai numerosi colleghi di scuola ( per molti solo illustri sconosciuti, per me maestri di vita ) da cui ho sempre imparato ed appreso doti meravigliose come l’umiltà, l’importanza del saper comunicare e soprattutto lo sforzarsi di non essere mai protagonisti, perchè questa è una prerogativa che nella scuola deve essere propria dei ragazzi e di nessun altro.

Dedico tutto questo ai tanti colleghi, artisti veri, amici di teatro, che è il mondo da cui provengo, e che non nomino, sia per non fare torti a nessuno, sia perchè se lo facessi, la maggior parte di voi si chiederebbe ” ma chi sono loro lì”, dal momento che in questa città sembra che i professori bravi, gli artisti comici, quelli drammatici, i depositari della cultura in generale, siano 3 massimo 4……….

Molti di voi sanno pero’ che non è affatto così!!! e dalle più svariate cattedre da cui in questi 30 anni ho potuto parlare indisturbato.

Ho avuto la possibilità di comunicare certi valori ed intendimenti che so che molti dei miei alunni negli anni hanno potuto fare propri: l’onestà intellettuale, che si traduce nel divieto di fare politica e nel rispetto delle idee altrui e l’invito a nutrirsi di libri e ad ascoltare sempre più fonti possibili, che si traduce nell’evitare di leggere ogni giorno il quotidianetto locale, teso ad esaltare i soliti 4 tuttologi spaccascurregge che trattano indifferentemente di calcio, religione, politica, pandemia e quant’altro……..

Ed infine un ringraziamento: a facebook, per merito del quale, fin dal 2009 ho potuto triplicare il mio lavoro di teatrante, conoscendo un’infinità di persone e potendo illustrare a coloro che me ne hanno fatto richiesta, il mio curriculum ( neutralizzando pertanto il continuo ostracismo di una certa stampa );

Sempre grazie a fb sono ancora oggi in contatto con la stragrande maggioranza dei miei alunni, i più vecchi dei quali sono nati nel 1977 e di cui conservo ovviamente e gelosamente ogni singola lettera.

Parole struggenti, emozionanti e proprio per questo rigorosamente private!!!!

In quasi tutte vi è però una frase che non smetterà mai di farmi sussultare:

” Grazie per averci dato la possibilità di conoscere la persona prima ancora che l’insegnante “.

………Grazie a voi ragazzi e grazie a chi sta apprezzando…..

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