Castiglioncello
Voltolino Fontani (1920-1976) ha dedicato svariate opere a Livorno, privilegiando scorci della “Venezia” e del porto, anche se non esclusivamente.
Nono quadro
“Castiglioncello”
1963, cm 70×100, olio su tavola
Questa luminosa marina, poche volte pubblicata e sicuramente opera unica, racchiude il piacere di Fontani di vivere l’estate, anche se egli lo fece a suo modo rifuggendo sempre con determinazione stabilimenti balneari, sole, sabbia e confusione annessa. Si può però sicuramente affermare che l’autore sentisse questa stagione e le sue opere restano a testimoniarlo.
In Castiglioncello il mare è azzurro e rispecchia un cielo terso ed intensamente blu, a differenza di altre opere in cui il mare appare nero ma non triste, anche se sembra una contraddizione.
In quest’opera ogni elemento è collegato alla luce, al colore, al piacere di godere di una bella spiaggia e del mare, anche con un giro in barca a vela. La tavolozza è accattivante con le sue le pennellate squillanti, riconducibili alla vena mai sopita in Fontani di novello “fauve”. Lo sperimentatore eaista ed informale lascia il passo all’innamorato della sua Toscana e delle sue bellezze naturali, siano dolci campagne o paesaggi marini. Siamo davanti all’aspetto più figurativo di Fontani, riconducibile solo in parte ai tanti epigoni della “macchia” (anche se i due bagnanti non sono altro in effetti che macchie di colore); come già ho avuto modo di dire questo artista ha fatto propria la tradizione toscana con profonda originalità, in tutto l’arco del suo percorso.
Si ringrazia Adila Fontani figlia di Voltolino Fontani per la preziosa collaborazione nel fornirci foto e presentazione.
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