Rivive la Fortezza Vecchia, due giorni di Storia
Successo di pubblico per la due giorni dedicata in Fortezza Vecchia alla rievocazione del 410° dell’elevazione di Livorno a città.
Di David Di Luca
Sabato 19 e Domenica 20 Marzo la Fortezza Vecchia ha visto rivivere il clima del XVII secolo grazie alla presenza dei figuranti della Livornina, tra gli organizzatori dell’evento, ma anche dei figuranti, tamburini e sbandieratori venuti da Gaurdistallo, Rosignano Marittimo e Solvay, Collesalvetti e Vicarello. Tutti insieme la mattina del secondo giorno, hanno dato vita a un corteo che, partito da Piazza del Municipio, ha percorso Via grande per poi entrare in Porto e raggiungere la Fortezza Vecchia.
Il primo giorno si è aperto con il corteo della Livornina che, partendo dalla propria sede in Calata Carrara ha raggiunto la Fortezza. Qui si è tenuto il saluto delle autorità. Sono intervenuti il direttore dell’Archivio di Stato dott. Massimo Sanacore,
(Ciorli), il consigliere Regionale Francesco Gazzetti e il sindaco di Livorno Filippo Nogarin.
A seguire la messa, officiata dal Vicario del Vescovo di Livorno Paolo Razzauti, durante la quale si è svolta la rievocazione storica vera e propria dell’elevazione di Livorno a Città con la consegna del Capperuccio da parte del granduca Ferdinando a Bernadetto Borromei, primo gonfaloniere della città di Livorno.
Nel pomeriggio del primo giorno, il programma si è aperto alle 15 con la gara di tiro con l’arco, nel Bastione della Capitana Alle 17 si è tenuta nella Quadratura dei Pisani la rievocazione storica del processo a una strega, a cura dei figuranti-attori de La Livornina. Alle 17.50, nella Canaviglia, è stata la volta della Commedia “Boccaccesca” a cura del Gruppo Storico “Gli amici di Ulisse” di Vicarello.
Il secondo giorno si è aperto con il corteo collettivo di tutti i figuranti, labronici e forestieri, di cui si è detto più sopra. All’arrivo del corteo in Fortezza è intervenuto il presidente del Consiglio Regionare Eugenio Giani, che ha sottolineato l’importanza dell’elevazione di Livorno a Città come primo vero atto politico del Granducato di Toscana.
Alle 14.30 al Bastione della Capitana si sono svolte le finali delle gare di tiro con l’arco. A seguire, alle 16 nella piazza della Chiesa si è rievocato un torneo alla spada tra cavalieri, fatto rivivere dalla compagnia dei cavalieri di Ildebrandino VIII “Carta libertatis” di Suvereto. Non sono mancate le danze rinascimentali, rievocate nella Piazza della Cisterna dai Gruppi Storici unificati del Comune di Rosignano Marittimo.
La due giorni si è conclusa con il defilè dei costumi d’epoca, nella Canaviglia. Si è eletta la Granduchessa di Toscana. Il titolo, per la cronaca, è andato a una figurante del Comune di Rosignano Marittimo.
Notevole la partecipazione del pubblico, che ha mostrato di gradire tutti gli aspetti della manifestazione e che ha affollato la Fortezza creando un suggestivo effetto di mescolanza tra presente e rievocazione storica.
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