Comunicato stampa morti sul lavoro
La CGIL provincia di Livorno partecipa con dolore al decesso di Vincenzo Langella, operaio marittimo dipendente Moby. Alla famiglia le nostre sentite condoglianze.
Sono 7 a fine febbraio 2019 i decessi sul lavoro di cui uno in itinere in Toscana. Solo oggi tre morti: Cagliari, Cuneo, Livorno.
La macchina sicurezza continua a non funzionare e il dato pare in peggioramento rispetto ai dati positivi (diminuzione del 34% rispetto al 2018). Purtroppo nel primo bimestre del 2019 il decremento si è ridotto del 3,2%.
Ogni volta ci battiamo il petto e vengono promesse migliorie che purtroppo procedono senza ottenere risultati positivi e molto lentamente.
Le OO.SS. non possono più limitarsi a guidare la richiesta danni e eventualmente richiedendo una ricollocazione in situazioni di lavoro adeguate anziché procedere con licenziamenti per inidoneità all’impiego.
Si aggiunga il problema della difficoltà da parte dei lavoratori di denunciare per timore di ritorsioni da parte del datore di lavoro in tempi di lavoro spesso precario, ma anche quando si è dipendenti a tutti gli effetti dato il peggioramento colpevole della normativa sui licenziamenti con o senza giusta causa.
La Regione Toscana con Port Autorithy e la Capitaneria di Porto, unitamente alle istituzioni del territorio, ha sottoscritto un protocollo sicurezza a seguito dell’incidente Labromare in cui hanno perso la vita due lavoratori. Il tutto pare procedere lentamente e con scarso coinvolgimento delle OO.SS. territoriali.
Corsi di formazione e sorveglianza continua della buona manutenzione dei mezzi, della logistica e dei percorsi in sicurezza sono gli elementi di prevenzione che ad oggi la cabina di regia istituita dal protocollo sopra citato non ha avviato.
Annunciamo iniziative di protesta con le categorie interessate nei prossimi giorni.
CGIL provincia di Livorno
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