Il viaggio della Strega Bambina
Un nuovo appuntamento con i consigli della Jam Letteraria. In collaborazione con CliccaLivorno.it
Il Viaggio della Strega Bambina – Celia Rees
Recensione di Veronica Riccomini
Oggi vi parlo de Il Viaggio della Strega Bambina, un libro a cui sono molto affezionata: l’ho riletto più volte nel corso degli anni e mi piace sempre come la prima volta.
Il romanzo si sviluppa a partire da una fittizia serie di annotazioni ritrovate in una trapunta di epoca coloniale. Questa sorta di diario narra la storia di Mary, una ragazza quattordicenne dell’Inghilterra di metà XVII secolo, nipote di una strega e convinta anch’essa di esserlo.
Ritrovatasi sola a causa dell’arresto e della conseguente impiccagione dell’amata nonna Alice, la ragazzina viene salvata da una donna misteriosa. Dopo alcuni giorni, viene lasciata in custodia ad un gruppo di puritani in procinto di partire per l’America. La congrega sta andando alla ricerca della sua guida spirituale, il Reverendo Johnson, partito tempo prima per fondare una città nel Nuovo Mondo da cui poter ricominciare: sarà un nuovo inizio anche per la protagonista?
Ceelia Rees, inglese, studiosa di Storia all’Università di Warwick e insegnante prima ancora che scrittrice, riesce a calarsi in maniera realistica nell’epoca narrata nel romanzo con una psicologia decisamente moderna. Il personaggio di Mary, nonostante la giovane età e il secolo in cui vive, risulta ben delineato, deciso e caparbio. Non sa cosa ne sarà della sua vita, ma è convinta che sarà lei stessa a deciderlo e non le convenzioni sociali né i pregiudizi della gente. Altrettanto moderno è lo stile utilizzato dalla scrittrice: grazie a semplicità e raffinatezza, alla giusta dose di particolari delineati vividamente, la storia risulta immediata, scorrevole, coinvolgente e rimane impressa nella memoria del lettore.
La Rees scrive principalmente per i giovani con lo scopo di introdurli ed appassionarli alla lettura; spazia dal thriller al gotico, ma è più conosciuta per i suoi romanzi storici. “Il Viaggio della Strega Bambina” è stato nella rosa dei candidati per il premio Guardian Children’s Fiction (2001), e ha vinto il Prix Sorcières in Francia (2003).
Consiglio Il Viaggio della Strega Bambina a: chi vuole una lettura leggera ma non superficiale, a chi apprezza i romanzi storici, agli appassionati delle streghe “alla vecchia maniera”.
Citazione: «Dio ti benedica, mia cara. Qui è peggio! La gente porta con sé le sue superstizioni al di là dell’oceano. Una volta qui si ritrovano circondati dalla foresta, nessuno sa quanto si estenda ed è infestata da indigeni e chissà cosa. La loro fede è come una debole scintilla in una grande oscurità. Le loro paure crescono come l’edera, soffocando tutto».
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